Eutopia. È così che si chiama la mia nuova collezione. Questa parola è semplicemente il capovolgimento della parola Utopia: un mondo perfetto ma totalmente irraggiungibile. Eutopia, invece, è uno scenario “bello e possibile”.
“Siamo fatti di sogni” diceva qualcuno: spesso però ai nostri occhi alcuni di questi risultano impossibili, fuori dalla nostra realtà. È attraverso Eutopia che voglio raccontare di come alcuni sogni si possono realizzare e di come alcune montagne si possono scalare vedendo dall’alto tutto ciò che abbiamo sempre desiderato realizzarsi.
A volte ci si trova dentro un labirinto fatto di bivi, scelte da prendere, ci si trova confusi di fronte a mille prove, indecisi. Ci si domanda se la direzione da prendere sia giusta, se ne vale la pena, se ha senso cambiare strada per intraprenderne un’altra. Cambiare forse è rischioso, talvolta necessario.
Credo fermamente siano le nostre scelte a definire chi siamo e chi vogliamo essere. Basta solo spingersi un po’ oltre, magari guardando dove nessuno ha il coraggio di guardare e sognare senza pensare se sia fattibile o meno.
Eutopia è un luogo bello e possibile dove la ragione per un attimo smette di insistere lasciando il posto a un nuovo modo di pensare e di conseguenza di essere. Chiedendo a se stessi una possibilità, quella di cambiarsi, di intraprendere cammini diversi da quelli che ci eravamo prefissati senza negarci mai la possibilità di essere felici oltre ciò che spesso crediamo essere troppo reale e quindi impossibile da toccare.
Per i tagli mi sono sono ispirato al labirinto (il siciliano Cretto di Burri). I tagli, perfettamente geometrici, hanno linee morbide ma incisive e montuose. Due le linee di taglio bob: uno perfettamente rotondo, l’altro più sfrangiato e ribelle. I colori richiamano un po’ una visione futuristica.
Con Eutopia ho voluto esaltare la naturalezza dei colori, che parlano di una donna elegante ma decisa. Evocando colori come il biondo dorato, il ramato e il marrone e divertendomi anche a giocare con tonalità moda più vibranti come il viola, ho sognato una donna che ama mettersi in mostra scegliendo direzioni alternative. E stavolta non è un’utopia!
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